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Come i LLM supportano i penetration tester nell’identificare vulnerabilità con il pensiero basato sui principi primi

Nel contesto attuale della cybersicurezza, dove le minacce evolvono rapidamente, è facile cadere in un approccio reattivo: testare solo ciò che è stato violato in passato, affidarsi a checklist predefinite o concentrarsi su vulnerabilità già note. Ma oggi il penetration testing richiede qualcosa di più: serve un vero e proprio cambio di prospettiva.

Digital Channel Forum da Digital Channel Forum
29 Luglio 2025
in Digital, Sicurezza Informatica
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Come i LLM supportano i penetration tester nell’identificare vulnerabilità con il pensiero basato sui principi primi
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Come i LLM supportano i penetration tester nell’identificare vulnerabilità con il pensiero basato sui principi primi

Nel contesto attuale della cybersicurezza, dove le minacce evolvono rapidamente, è facile cadere in un approccio reattivo: testare solo ciò che è stato violato in passato, affidarsi a checklist predefinite o concentrarsi su vulnerabilità già note. Ma oggi il penetration testing richiede qualcosa di più: serve un vero e proprio cambio di prospettiva.
Affiancando i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) al pensiero basato sui principi primi, i tester possono superare le analisi di superficie ed esplorare in profondità le debolezze strutturali che gli attaccanti reali sono soliti sfruttare

Come i LLM rafforzano il pentesting guidato dai principi fondamentali

Vediamo ora i cinque principi essenziali della sicurezza e in che modo i LLM possono contribuire ad applicarli in modo più strategico ed efficace.


1. La fiducia può facilmente essere compromessa

Principio: ogni sistema è progettato da esseri umani, e gli esseri umani sbagliano.

Anche i meccanismi di difesa più solidi – come MFA, crittografia e firewall – possono fallire nei dettagli: una dimenticanza, un’implementazione non ottimale o un’ipotesi non verificata possono mettere a rischio l’intero sistema.

Come intervengono i LLM:

  • Analizzano i flussi di autenticazione per evidenziare punti deboli

  • Suggeriscono tecniche di elusione in base alla logica o al codice

  • Simulano scenari di attacco, come l’abuso della reimpostazione password o il bypass di OAuth

Esempio di prompt utile:
“Ecco un processo di reset della password. In quali casi un attaccante potrebbe superare l’MFA o impersonare un altro utente?”


2. Ogni input può essere una minaccia

Principio: tutto ciò che accetta input è potenzialmente sfruttabile.

Campi nei form, parametri API e input utente in generale rappresentano vettori di attacco. Gli aggressori testano valori limite, codifiche e varianti per ingannare il sistema.

Come aiutano i LLM:

  • Generano input fuzzing personalizzati

  • Creano varianti di payload per eludere WAF e filtri

  • Individuano vettori di iniezione nascosti (SSRF, XSS, SQLi ecc.)

Esempio di prompt utile:
“Genera payload XSS in grado di superare questa funzione di sanificazione in JavaScript.”


3. I confini della sicurezza sono artificiali

Principio: i limiti della fiducia non sono intrinseci, ma imposti dal codice.

Le falle nei controlli di autorizzazione sono spesso dovute a una loro applicazione disomogenea. Frontend e backend potrebbero avere assunzioni diverse su ciò che è sicuro.

Supporto dei LLM:

  • Esaminano le API per scoprire vulnerabilità tipo IDOR o escalation di privilegi

  • Mettono in luce punti deboli nella logica di autorizzazione

  • Suggeriscono possibili percorsi di movimento laterale per gli attaccanti

Esempio di prompt utile:
“Quale di questi endpoint API potrebbe essere vulnerabile a un IDOR se manca il controllo degli accessi basato sui ruoli?”


4. La complessità mina la sicurezza

Principio: sistemi complessi aumentano le probabilità di errore.

Le applicazioni moderne includono microservizi, API, cloud e terze parti: un ecosistema difficile da monitorare e configurare correttamente.

I LLM possono:

  • Analizzare policy IAM, file Terraform e configurazioni cloud

  • Identificare vulnerabilità derivate da concatenazioni di errori

  • Scoprire percorsi di attacco trascurati

Esempio di prompt utile:
“Esamina questo ruolo IAM su AWS, una funzione Lambda e l’API pubblica. Quali catene di attacco potrebbero emergere da una SSRF?”


5. Gli aggressori ragionano in termini di ritorno sull’investimento (ROI)

Principio: molti attacchi puntano alla massima efficacia con il minimo sforzo.

Chi attacca cerca spesso scorciatoie: credenziali di default, ambienti di test dimenticati, segreti esposti. Non serve complessità, serve efficienza.

Con l’aiuto dei LLM puoi:

  • Valutare i percorsi di attacco più efficaci in base al rischio/beneficio

  • Evidenziare errori comuni ignorati dai team

  • Generare rapidamente idee di sfruttamento creativo

Esempio di prompt utile:
“Considerando questo output di Nmap e l’indice delle directory, quali sono i 5 attacchi a basso sforzo e alto impatto da tentare subito?”


Il contributo dei LLM lungo il ciclo del penetration test

FaseSupporto offerto dai LLM
RicognizioneAnalizzano domini, codice, cloud e suggeriscono scenari di attacco
Modellazione delle minacceIdentificano assunzioni errate e visualizzano potenziali falle
SfruttamentoGenerano payload, fuzzing e catene di exploit
Escalation dei privilegiTrovano controlli fragili e suggeriscono movimenti laterali
PersistenzaIndividuano relazioni di fiducia e servizi dimenticati
ReportingTrasformano exploit tecnici in insight chiari e orientati al rischio
 

Conclusione: oltre le checklist

Le checklist restano utili, ma i veri attaccanti non le seguono. E nemmeno i tester dovrebbero.

Con un approccio basato sui principi primi, il penetration test si trasforma: non si tratta più di cercare solo ciò che è andato storto in passato, ma di scoprire cosa potrebbe sempre andare storto per natura. I LLM, utilizzati come acceleratori del pensiero, consentono di approfondire l’analisi, velocizzare il processo e migliorare la qualità degli exploit.

Il futuro del penetration testing non è solo tecnico: è mentale.

E con l’intelligenza artificiale al tuo fianco, hai un vantaggio concreto.

 

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