Sono due i pilastri su cui poggia un’idea di business nata nel 2010 che oggi è diventata un’impresa nazionale di riferimento per il proprio segmento: il primo riguarda il modello di erogazione del servizio, ovvero il Public Cloud; il secondo riguarda il perimetro di azione, che corrisponde geograficamente e per diritto a quello nazionale. Occhi puntati, dunque, sul cloud che, come ha ribadito tempo fa Zunino:
Il Ceo di Netalia, società distribuita da Cips Informatica, aveva fatto notare quanto fosse più unico che raro il momento storico in cui ci troviamo e, cioè, costruire un’infrastruttura abilitante che resti operativa nel nostro paese e rappresenti un asset di rilancio. Ma che cosa è questo Polo? Facciamo un passo indietro.
Secondo il Dipartimento per la trasformazione digitale, “Il Polo è l’infrastruttura ad alta affidabilità che ha l’obiettivo di dotare la Pubblica Amministrazione di efficienti soluzioni cloud che possano beneficiare delle più alte garanzie di affidabilità, resilienza e indipendenza. L’infrastruttura sarà realizzata con le migliori tecnologie disponibili e ad un costo vantaggioso per lo Stato e le amministrazioni grazie al processo di gara completato a luglio. Il Polo ospiterà i dati ed i servizi critici e strategici delle amministrazioni centrali, delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali”. E, proprio su questo fronte e forte di una crescita di fatturato del 66% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, Zunino ha affermato:
Tutto questo per un unico obiettivo, come riporta questo articolo di Digital Channel Forum
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